/1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Egli (la Parola) era nel principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte Š stata fatta. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa. Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinch‚ tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza della luce. Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto. Egli Š venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto. Ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorit… di diventare figli di Dio, a quelli cioŠ che credono nel suo nome. I quali non sono nati da sangue n‚ da volont… di carne, n‚ da volont… di uomo, ma sono nati da Dio. E la Parola si Š fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verit…. Giovanni testimoni• di lui e grid•, dicendo: "Questi Š colui del quale dicevo: Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perch‚ era prima di me. E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia. Poich‚ la legge Š stata data per mezzo di Mos‚, ma la grazia e la verit… sono venute per mezzo di Ges— Cristo. Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che Š nel seno del Padre, Š colui che lo ha fatto conoscere. E questa Š la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei leviti per domandargli: "Chi sei tu?". Egli lo dichiar• e non lo neg•, e dichiar•: "Io non sono il Cristo". Allora essi gli domandarono: "Chi sei dunque? Sei tu Elia?"; Egli disse: "Non lo sono!"; "Sei tu il profeta?"; Ed egli rispose: "No!". Essi allora gli dissero: "Chi sei tu, affinch‚ diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?". Egli rispose: "Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia". Or coloro che erano stati mandati venivano dai farisei. Essi gli domandarono e gli dissero: "Perch‚ dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, n‚ Elia, n‚ il profeta?". Giovanni rispose loro; dicendo: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete. Egli Š colui che viene dopo di me e che mi ha preceduto, a cui io non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali". Queste cose avvennero in Betabara al di l… del Giordano, dove Giovanni battezzava. Il giorno seguente, Giovanni vide Ges— che veniva verso di lui e disse: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!. Questi Š colui del quale dissi: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perch‚ era prima di me". Io non lo conoscevo, perci• sono venuto a battezzare con acqua, affinch‚ egli fosse manifestato in Israele". E Giovanni testimoni•, dicendo: "Io ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma colui che mi mand• a battezzare con acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, Š quello che battezza con lo Spirito Santo". Ed io ho visto ed ho attestato che questi Š il Figlio di Dio". Il giorno seguente, Giovanni era nuovamente l… con due dei suoi discepoli. E, fissando lo sguardo su Ges— che passava, disse: "Ecco l'Agnello di Dio". E i due discepoli, avendolo sentito parlare, seguirono Ges—. Ma Ges—, voltatosi e vedendo che lo seguivano, disse loro: "Che cercate?" Essi gli dissero: "Rabbi (che, tradotto; vuol dire maestro), dove abiti?". Egli disse loro: "Venite e vedete"; Essi dunque andarono e videro dove egli abitava, e stettero con lui quel giorno; Era circa l'ora decima. Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito questo da Giovanni e avevano seguito Ges—. Costui trov• per primo suo fratello Simone e gli disse: "Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire: "Il Cristo"". E lo condusse da Ges—; Ges— allora, fissandolo, disse: "Tu sei Simone, figlio di Giona; tu sarai chiamato Cefa che vuol dire: sasso". Il giorno seguente, Ges— desiderava partire per la Galilea; trov• Filippo e gli disse: "Seguimi". Or Filippo era di Betsaida, la stessa citt… di Andrea e di Pietro. Filippo trov• Natanaele e gli disse: "Abbiamo trovato colui, del quale hanno scritto Mos‚ nella legge e i profeti: Ges— da Nazaret, il figlio di Giuseppe". E Natanaele gli disse: "Pu• venire qualcosa di buono da Nazaret?"; Filippo gli disse: "Vieni e vedi". Ges— vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: "Ecco un vero Israelita, in cui non c'Š inganno". Natanaele gli disse: "Come fai a conoscermi?"; Ges— gli rispose, dicendo: "Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse". Natanaele, rispondendogli, disse: "Maestro, tu sei il Figlio di Dio tu sei il re d'Israele". Ges— rispose e gli disse: "Poich‚ ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi; vedrai cose maggiori di queste". Poi gli disse: "In verit…, in verit… io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo".
/2 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e la madre di Ges— si trovava l…. Or anche Ges— fu invitato alle nozze con i suoi discepoli. Essendo venuto a mancare il vino, la madre di Ges— gli disse: "Non hanno pi— vino". Ges— le disse: "Che cosa c'Š tra te e me o donna? L'ora mia non Š ancora venuta". Sua madre disse ai servi: "Fate tutto quello che egli vi dir…". Or c'erano l… sei recipienti di pietra, usati per la purificazione dei Giudei, che contenevano due o tre misure ciascuno. Ges— disse loro: "Riempite d'acqua i recipienti"; Ed essi li riempirono fino all'orlo. Poi disse loro: "Ora attingete e portatene al maestro della festa"; Ed essi gliene portarono. E come il maestro della festa assaggi• l'acqua mutata in vino (or egli non sapeva da dove venisse quel vino, ma ben lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), il maestro della festa chiam• lo sposo. E gli disse: "Ogni uomo presenta all'inizio il vino migliore e, dopo che gli invitati hanno copiosamente bevuto, il meno buono; tu, invece, hai conservato il buon vino fino ad ora". Ges— fece questo inizio dei segni in Cana di Galilea e manifest• la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo, egli discese a Capernaum con sua madre, i suoi fratelli e i suoi discepoli; ed essi rimasero lŤ pochi giorni. Or la Pasqua dei Giudei era vicina, e Ges— salŤ a Gerusalemme. E trov• nel tempio venditori di buoi, di pecore, di colombi, e i cambiamonete seduti. Fatta quindi una frusta di cordicelle, li scacci• tutti fuori del tempio insieme con i buoi e le pecore, e sparpagli• il denaro dei cambiamonete e ne rovesci• le tavole. E ai venditori di colombi disse: "Portate via da qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato". CosŤ i suoi discepoli si ricordarono che stava scritto: "Lo zelo della tua casa mi ha divorato". Allora i Giudei risposero e gli dissero: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?". Ges— rispose e disse loro: "Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo ricostruir•". Allora i Giudei dissero: "Ci son voluti quarantasei anni per edificare questo tempio, e tu lo ricostruiresti in tre giorni?". Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi egli fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva loro detto questo e credettero alla Scrittura e alle parole che Ges— aveva detto. Ora, mentre egli si trovava in Gerusalemme alla festa della Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni che faceva. Ma Ges— non si fidava di loro, perch‚ li conosceva tutti. E perch‚ non aveva bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, perch‚ egli conosceva ci• che vi era nell'uomo; Ges— ammaestra Nicodemo sulla nuova nascita.
/3 Or c'era fra i farisei un uomo di nome Nicodemo, un capo dei Giudei. Questi venne a Ges— di notte e gli disse: "Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perch‚ nessuno pu• fare i segni che tu fai, se Dio non Š con lui". Ges— gli rispose e disse: "In verit…, in verit… ti dico che se uno non Š nato di nuovo, non pu• vedere il regno di Dio". Nicodemo gli disse: "Come pu• un uomo nascere quando Š vecchio? Pu• egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?". Ges— rispose: "In verit…, in verit… ti dico che se uno non Š nato d'acqua e di Spirito, non pu• entrare nel regno di Dio. Ci• che Š nato dalla carne Š carne; ma ci• che Š nato dallo Spirito Š spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene n‚ dove va, cosŤ Š per chiunque Š nato dallo Spirito". Nicodemo, rispondendo, gli disse: "Come possono accadere queste cose?". Ges— rispose e gli disse: "Tu sei il dottore d'Israele e non sai queste cose?. In verit…, in verit… ti dico che noi parliamo di ci• che sappiamo e testimoniamo ci• che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti?. Or nessuno Š salito in cielo, se non colui che Š disceso dal cielo, cioŠ il Figlio dell'uomo che Š nel cielo. E come Mos‚ innalz• il serpente nel deserto, cosŤ bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato. Affinch‚ chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna. Poich‚ Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinch‚ chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinch‚ il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non Š condannato ma chi non crede Š gi… condannato, perch‚ non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Ora il giudizio Š questo: la luce Š venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre pi— che la luce, perch‚ le loro opere erano malvagie. Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinch‚ le sue opere non siano riprovate. Ma chi pratica la verit… viene alla luce, affinch‚ le sue opere siano manifestate, perch‚ sono fatte in Dio". Dopo queste cose, Ges— venne con i suoi discepoli nel territorio della Giudea e l… rimase con loro e battezzava. Or anche Giovanni battezzava in Enon, vicino a Salim, perch‚ l… c'era abbondanza di acqua; e la gente veniva e si faceva battezzare. Perch‚ Giovanni non era ancora stato gettato in prigione. Sorse allora una discussione da parte dei discepoli di Giovanni con i Giudei intorno alla purificazione. CosŤ vennero da Giovanni e gli dissero: "Maestro, colui che era con te al di l… del Giordano, a cui hai reso testimonianza, ecco che battezza e tutti vanno da lui". Giovanni rispose e disse: "L'uomo non pu• ricevere nulla, se non gli Š dato dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: "Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui". Colui che ha la sposa Š lo sposo, ma l'amico dello sposo, che Š presente e l'ode, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; perci• questa mia gioia Š completa. Bisogna che egli cresca e che io diminuisca. Colui che viene dall'alto Š sopra tutti, colui che viene dalla terra Š della terra e parla della terra; colui che viene dal cielo Š sopra tutti. Ed egli attesta ci• che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. Colui che ha ricevuto la sua testimonianza ha solennemente dichiarato che Dio Š verace. Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perch‚ Dio non gli d… lo Spirito con misura. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedr… la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui".
/4 Quando dunque il Signore seppe che i farisei avevano udito che Ges— stava facendo pi— discepoli e battezzando pi— di Giovanni. (sebbene non fosse Ges— stesso che battezzava ma i suoi discepoli). Lasci• la Giudea e se ne and• di nuovo in Galilea. Or egli doveva passare per la Samara. Arriv• dunque in una citt… della Samaria, detta Sichar, vicino al podere che Giacobbe aveva dato a Giuseppe, suo figlio. Or qui c'era il pozzo di Giacobbe; E Ges—, affaticato dal cammino, sedeva cosŤ presso il pozzo; era circa l'ora sesta. Una donna di Samaria venne per attingere l'acqua; E Ges— le disse: "Dammi da bere". Perch‚ i suoi discepoli erano andati in citt… a comperare del cibo. Ma la donna samaritana gli disse: "Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?" (Infatti i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani). Ges— rispose e le disse: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi Š colui che ti dice: "Dammi da bere tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva". La donna gli disse: "Signore, tu non hai neppure un secchio per attingere e il pozzo Š profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva?. Sei tu forse pi— grande di Giacobbe nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso, i suoi figli e il suo bestiame?". Ges— rispose e le disse: "Chiunque beve di quest'acqua, avr… ancora sete. Ma chi beve dell'acqua che io gli dar• non avr… mai pi— sete in eterno; ma l'acqua che io gli dar• diventer… in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna". La donna gli disse: "Signore, dammi quest'acqua, affinch‚ io non abbia pi— sete e non venga pi— qui ad attingere". Ges— le disse: "Va' a chiamare tuo marito e torna qui". La donna rispose e gli disse: "Io non ho marito"; Ges— le disse: "Hai detto bene: "Non ho marito". Perch‚ tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non Š tuo marito; in questo hai detto la verit…". La donna gli disse: "Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che Š a Gerusalemme il luogo dove si deve adorare". Ges— le disse: "Donna, credimi: l'ora viene che n‚ su questo monte, n‚ a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perch‚ la salvezza viene dai Giudei. Ma l'ora viene, anzi Š gi… venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verit…, perch‚ tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Dio Š Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verit…". La donna gli disse: "lo so che il Messia, che Š chiamato Cristo, deve venire quando sar… venuto lui ci annunzier… ogni cosa". Ges— le disse: "Io sono, colui che ti parla". In quel momento arrivarono i suoi discepoli e si meravigliarono che parlasse con una donna; nessuno per• gli disse: "Che vuoi?" o: "Perch‚ parli con lei?". La donna allora, lasciato il suo secchio, se ne and• in citt… e disse alla gente. "Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che io ho fatto; non sar… forse lui il Cristo?". Uscirono dunque dalla citt… e vennero da lui. Intanto i suoi discepoli lo pregavano dicendo: "Maestro, mangia". Ma egli disse loro: "Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete". I discepoli perci• si dicevano l'un l'altro: "Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?". Ges— disse loro: "Il mio cibo Š fare la volont… di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua. Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come gi… biancheggiano per la mietitura. Or il mietitore riceve il premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinch‚ il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. Poich‚ in questo Š vero il detto: "L'uno semina e l'altro miete". Io vi ho mandato a mietere ci• per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete entrati nella loro fatica". Ora, molti Samaritani di quella citt… credettero in lui, a motivo della parola che la donna aveva attestato: "Egli mi ha detto tutte le cose che io ho fatto". Quando poi i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare con loro; ed egli vi rimase due giorni. E molti di pi— credettero a motivo della sua parola. Ed essi dicevano alla donna: "Non Š pi— a motivo delle tue parole che noi crediamo, ma perch‚ noi stessi abbiamo udito e sappiamo che costui Š veramente il Cristo, il Salvatore del mondo". Ora, passati quei due giorni, egli partŤ di l… e and• in Galilea. Perch‚ Ges— stesso aveva testimoniato che un profeta non Š onorato nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo ricevettero, perch‚ avevano visto tutte le cose che egli aveva fatto in Gerusalemme durante la festa, poich‚ anch'essi erano andati alla festa. Ges— dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva mutato l'acqua in vino; Ora vi era un funzionario regio, il cui figlio era ammalato a Capernaum. Avendo egli udito che Ges— era venuto dalla Giudea in Galilea, and• da lui e lo preg• che scendesse e guarisse suo figlio, perch‚ stava per morire. Allora Ges— gli disse: "Se non vedete segni e miracoli, voi non credete". Il funzionario regio gli disse: "Signore, scendi prima che il mio ragazzo muoia". Ges— gli disse: "Va tuo figlio vive!"; E quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Ges—, e se ne and•. Proprio mentre egli scendeva, gli vennero incontro i suoi servi e lo informarono, dicendo: "Tuo figlio vive". Ed egli domand• loro a che ora era stato meglio; essi gli dissero: "Ieri all'ora settima la febbre lo lasci•". Allora il padre riconobbe che era proprio in quell'ora in cui Ges— gli aveva detto: "Tuo figlio vive"; e credette lui con tutta la sua casa. Ges— fece anche questo secondo segno quando torn• dalla Giudea in Galilea.
/5 Dopo queste cose, ricorreva una festa dei Giudei e Ges— salŤ a Gerusalemme. Or a Gerusalemme, vicino alla porta delle pecore, c'Š una piscina detta in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Sotto questi giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua. Perch‚ un angelo, in determinati momenti, scendeva nella piscina e agitava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo che l'acqua era agitata, era guarito da qualsiasi malattia fosse affetto. C'era l… un uomo infermo da trentotto anni. Ges—, vedendolo disteso e sapendo che si trovava in quello stato da molto tempo, gli disse: "Vuoi essere guarito?". L'infermo gli rispose: "Signore, io non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l'acqua Š agitata, e, mentre io vado, un altro vi scende prima di me". Ges— gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina". L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo lettuccio e si mise a camminare; Or quel giorno era sabato. I Giudei perci• dissero a colui che era stato guarito: "sabato; non ti Š lecito portare il tuo lettuccio". Egli rispose loro: "Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"". Essi allora gli domandarono: "Chi Š quell'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"?". Ma colui che era stato guarito non sapeva chi egli fosse, perch‚ Ges— si era allontanato a motivo della folla che era in quel luogo. Pi— tardi Ges— lo trov• nel tempio e gli disse: "Ecco, tu sei stato guarito; non peccare pi— affinch‚ non ti avvenga di peggio". Quell'uomo se ne and• e riferŤ ai Giudei che era Ges— colui che lo aveva guarito. Per questo i Giudei perseguitavano Ges— e cercavano di ucciderlo, perch‚ faceva queste cose di sabato. Ma Ges— rispose loro: "Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero". Per questo i Giudei cercavano ancor pi— di ucciderlo, perch‚ non solo violava il sabato, ma addirittura chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Allora Ges— rispose e disse loro: "In verit…, in verit… vi dico che il Figlio non pu• far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio. Poich‚ il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrer… opere pi— grandi di queste, affinch‚ voi ne siate meravigliati. Infatti come il Padre risuscita i morti e d… loro la vita, cosŤ anche il Figlio d… la vita a chi vuole. Poich‚ il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio. Affinch‚ tutti onorino il Figlio come onorano il Padre, chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verit…, in verit… vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma Š passato dalla morte alla vita. In verit…, in verit… vi dico: L'ora viene, anzi Š venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l'avranno udita vivranno. Poich‚, come il Padre ha vita in se stesso, cosŤ ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso. E gli ha anche dato l'autorit… di giudicare, perch‚ Š il Figlio dell'uomo. Non vi meravigliate di questo, perch‚ l'ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce. E ne usciranno, quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna. Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ci• che odo e il mio giudizio Š giusto, perch‚ non cerco la mia volont…, ma la volont… del Padre che mi ha mandato. Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non Š verace. Vi Š un altro che rende testimonianza di me, e io so che la testimonianza che egli rende di me Š verace. Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verit…. Ora io non prendo testimonianza da alcun uomo, ma dico queste cose affinch‚ siate salvati. Egli era una lampada ardente e lucente; e voi avete voluto gioire per breve tempo alla sua luce. Ma la testimonianza che io ho Š maggiore di quella di Giovanni, poich‚ le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle opere che io faccio testimoniano di me, che il Padre mi ha mandato. E il Padre, che mi ha mandato, ha egli stesso testimoniato di me; voi non avete mai udito la sua voce, n‚ avete visto il suo volto. E non avete la sua parola che dimora in voi, perch‚ non credete in colui che egli ha mandato. Voi investigate le Scritture, perch‚ pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. Ma voi non volete venire a me per avere la vita. Lo non prendo gloria dagli uomini. Ma io vi conosco, che non avete l'amore di Dio in voi. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel suo proprio nome, voi lo ricevereste. Come potete voi credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?. Non pensate che io vi accusi presso il Padre, c'Š chi vi accusa, Mos‚, nel quale avete riposto la vostra speranza. Infatti se voi credeste a Mos‚, credereste anche a me, perch‚ egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?".
/6 Dopo queste cose, Ges— se ne and• all'altra riva del mare di Galilea, cioŠ di Tiberiade. E una grande folla lo seguiva, perch‚ vedevano i segni che egli faceva sugli infermi. Ma Ges— salŤ sul monte e l… si sedette con i suoi discepoli. Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. Ges— dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: "Dove compreremo del pane perch‚ costoro possano mangiare?". Or diceva questo per metterlo alla prova, perch‚ egli sapeva quello che stava per fare. Filippo gli rispose: "Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perch‚ ognuno di loro possa avere un pezzetto". Andrea, fratello di Simon Pietro, uno dei suoi discepoli, gli disse. "V'Š qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due piccoli pesci; ma che cos'Š questo per tanta gente?". E Ges— disse: "Fate sedere la gente!"; Or c'era molta erba in quel luogo; La gente dunque si sedette ed erano in numero di circa cinquemila. Poi Ges— prese i pani e, dopo aver reso grazie li distribuŤ ai discepoli, e i discepoli alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, finch‚ ne vollero. E, dopo che furono saziati, Ges— disse ai suoi discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati perch‚ niente si perda". Essi dunque li raccolsero e riempirono dodici cesti con i pezzi di quei cinque pani d'orzo avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, avendo visto il segno che Ges— aveva fatto, disse: "Certamente costui Š il profeta, che deve venire nel mondo". Ma Ges—, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritir• di nuovo sul monte, tutto solo. Quando fu sera, i suoi discepoli discesero al mare. E, montati in barca, si diressero all'altra riva del mare, verso Capernaum; era ormai buio e Ges— non era ancora venuto da loro. Il mare era agitato, perch‚ soffiava un forte vento. Ora, dopo aver remato circa venticinque o trenta stadi, videro Ges— che camminava sul mare e si accostava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: "Sono io, non temete!". Essi dunque volentieri lo ricevettero nella barca, e subito la barca approd• l… dove essi erano diretti. Il giorno seguente la folla, che era rimasta sull'altra riva del mare, si rese conto che l… non c'era che una piccola barca, quella in cui erano saliti i discepoli di Ges—, e che egli non vi era salito con loro, ma che i suoi discepoli erano partiti soli. Or altre barche erano venute da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. La folla, come vide che Ges— non era pi— l… e neppure i suoi discepoli, salŤ anch'essa su quelle barche e venne a Capernaum, alla ricerca di Ges—. Avendolo trovato di l… dal mare, gli dissero: "Maestro, quando sei venuto qui?". Ges— rispose loro e disse: "In verit…, in verit… vi dico che voi mi cercate non perch‚ avete visto segni, ma perch‚ avete mangiato dei pani e siete stati saziati. Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell'uomo vi dar…, perch‚ su di lui il Padre, cioŠ Dio, ha posto il suo sigillo". Gli chiesero allora: "Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?". Ges— rispose e disse loro: "Questa Š l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato". Allora essi gli dissero: "Quale segno fai tu dunque, affinch‚ lo vediamo e ti crediamo? Che opera compi?. I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come Š scritto: "Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"". Allora Ges— disse loro: "In verit…, in verit… vi dico che non Mos‚ vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi d… il vero pane che viene dal cielo. Perch‚ il pane di Dio Š quello che discende dal cielo e d… vita al mondo". Essi allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". E Ges— disse loro: "Io sono il pane della vita chi viene a me non avr… mai pi— fame e chi crede in me non avr… mai pi— sete. Ma io ve l'ho detto: voi mi avete visto, ma non credete. Tutto quello che il Padre mi d… verr… a me; e colui che viene a me, io non lo caccer• fuori. Perch‚ io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volont…, ma la volont… di colui che mi ha mandato. E' questa la volont… del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti Š la volont… di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciter• nell'ultimo giorno". I Giudei dunque mormoravano di lui, perch‚ aveva detto: "Io sono il pane che Š disceso dal cielo". E dicevano: "Non Š costui Ges—, il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre? Come pu• egli dire: Io sono disceso dal cielo"?". Allora Ges— rispose e disse loro: "Non mormorate fra di voi. Nessuno pu• venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciter• nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio"; Ogni uomo dunque che ha udito e imparato dal Padre, viene a me. Non che alcuno abbia visto il Padre, se non colui che Š da Dio, questi ha visto il Padre. In verit…, in verit… vi dico: Chi crede in me ha vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. Questo Š il pane che discende dal cielo affinch‚ uno ne mangi e non muoia. Io sono il pane vivente che Š disceso dal Cielo; se uno mangia di questo pane vivr… in eterno; or il pane che dar• Š la mia carne, che dar• per la vita del mondo". Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: "Come pu• costui darci da mangiare la sua carne?". Perci• Ges— disse loro: "In verit…, in verit… vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciter• nell'ultimo giorno. Poich‚ la mia carne Š veramente cibo e il mio sangue Š veramente bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, cosŤ chi si ciba di me vivr… anch'egli a motivo di me. Questo Š il pane che Š disceso dal cielo; non Š come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivr… in eterno". Queste cose disse nella sinagoga, insegnando a Capernaum. Udito questo, molti dei suoi discepoli dissero: "Questo parlare Š duro, chi lo pu• capire?". Ma Ges—, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo, disse loro: "Questo vi scandalizza?. Che sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell'uomo salire dove era prima?. E lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita. Ma vi sono alcuni tra voi che non credono", Ges— infatti sapeva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: "Per questo vi ho detto che nessuno pu• venire a me se non gli Š dato dal Padre mio". Da quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano pi— con lui. Allora Ges— disse ai dodici: "Volete andarvene anche voi?". E Simon Pietro gli rispose: "Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Ges— rispose loro: "Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi Š un diavolo". Or egli alludeva a Giuda Iscariota, figlio di Simone, perch‚ egli stava per tradirlo, quantunque fosse uno dei dodici.
/7 Dopo queste cose, Ges— andava in giro per la Galilea, perch‚ non voleva andare per la Giudea, perch‚ i Giudei cercavano di ucciderlo. Ora la festa dei Giudei, quella dei Tabernacoli, era vicina. Per cui i suoi fratelli gli dissero: "Parti di qui e va' in Giudea, affinch‚ anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. Nessuno infatti fa alcuna cosa in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente, se tu fai tali cose, palesati al mondo". Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. Allora Ges— disse loro: "Il mio tempo non Š ancora venuto; il vostro tempo invece Š sempre pronto. Il mondo non pu• odiare voi, ma odia me perch‚ io testimonio di lui, che le sue opere sono malvagie. Salite voi a questa festa, io non vi salgo ancora, perch‚ il mio tempo non Š ancora compiuto". E, dette loro tali cose, rimase in Galilea. Dopo che i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora anche lui vi salŤ, non pubblicamente, ma come di nascosto. I Giudei dunque lo cercavano durante la festa e dicevano: "Dov'Š quel tale?". Fra le folle si faceva un gran parlottare intorno a lui; gli uni dicevano: "Egli Š un uomo dabbene!"; Altri dicevano: "No, anzi egli inganna la folla". Nessuno per• parlava di lui apertamente, per timore dei Giudei. Ma, verso la met… della festa, Ges— salŤ al tempio e incominci• a insegnare. E i Giudei si meravigliavano e dicevano: "Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi?". Ges— allora rispose loro e disse: "La mia dottrina non Š mia, ma di colui che mi ha mandato. Se qualcuno vuol fare la sua volont…, conoscer… se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso. Chi parla da se stesso cerca la sua propria gloria, ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato Š verace, e in lui non vi Š ingiustizia. Non vi ha Mos‚ dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge; Perch‚ cercate di uccidermi?". La folla rispose e disse: "Tu hai un demone; chi cerca di ucciderti?". Ges— replic• e disse loro: "Io ho fatto un'opera e ne siete tutti meravigliati. Ora Mos‚ vi ha dato la circoncisione, (non gi… che essa provenga da Mos‚, ma dai padri); e voi circoncidete un uomo di sabato. Se un uomo riceve la circoncisione di sabato, affinch‚ la legge di Mos‚ non sia violata, vi adirate voi contro di me perch‚ ho guarito interamente un uomo di sabato?. Non giudicate secondo l'apparenza ma giudicate secondo giustizia". Allora alcuni di Gerusalemme dicevano: "Non Š questi colui che cercano di uccidere?. Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla; hanno i capi riconosciuto davvero che egli Š il Cristo?. Ma noi sappiamo di dove sia costui; invece quando il Cristo verr…, nessuno sapr… di dove egli sia". Allora Ges—, insegnando nel tempio, esclam• e disse: "Voi mi conoscete e sapete da dove sono; tuttavia io non sono venuto da me stesso, ma colui che mi ha mandato Š verace e voi non lo conoscete. Io per• lo conosco, perch‚ vengo da lui ed Š stato lui a mandarmi". Perci• cercavano di prenderlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perch‚ la sua ora non era ancora venuta. Ma molti della folla credettero in lui e dicevano: "Il Cristo, quando verr…, far… pi— segni di quanti ne abbia fatti costui?". I farisei udirono che la folla sussurrava queste cose a suo riguardo; perci• i farisei e i capi dei sacerdoti mandarono delle guardie per prenderlo. Allora Ges— disse loro: "Io sono con voi ancora per poco tempo; poi me ne andr• da colui che mi ha mandato. Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sar• io, voi non potete venire". Dicevano perci• i Giudei tra loro: "Dove sta egli per andare che noi non lo troveremo? Andr… forse da quelli che sono dispersi fra i Greci, e ad insegnare ai Greci?. Cosa voleva dire quando disse: "Voi mi cercherete e non mi troverete"; e: "Dove sar• io, voi non potete venire"?". Or nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Ges— si alz• in piedi ed esclam• dicendo: "Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva". Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perch‚ Ges— non era stato ancora glorificato. Molti dunque della folla, udite queste parole, dicevano: "Costui Š veramente il profeta". Altri dicevano: "Costui Š il Cristo"; Alcuni invece dicevano: "Viene forse il Cristo dalla Galilea?. Non dice la Scrittura che il Cristo viene dalla progenie di Davide e da Betlemme, villaggio dove viveva Davide?". Ci fu dunque dissenso fra la folla a motivo di lui. E alcuni di loro lo volevano prendere, ma nessuno gli mise le mani addosso. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi dissero loro: "Perch‚ non l'avete portato?". Le guardie risposero: "Nessun uomo ha mai parlato come costui". Perci• i farisei risposero loro: "Siete stati sedotti anche voi?. Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui?. Ma questa plebaglia, che non conosce la legge, Š maledetta". Nicodemo, uno di loro, colui che era andato da Ges— di notte, disse loro. "La nostra legge condanna forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ci• che egli ha fatto?". Essi risposero e gli dissero: "Sei forse anche tu Galileo? Ricerca le Scritture e vedrai che dalla Galilea non sorse mai alcun profeta". E ciascuno se ne torn• a casa sua.
/8 E Ges— se ne and• al monte degli ulivi. Ma sul far del giorno torn• di nuovo nel tempio e tutto il popolo venne da lui ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava. Allora i farisei e gli scribi gli condussero una donna sorpresa in adulterio e postala nel mezzo. Dissero a Ges—: "Maestro, questa donna Š stata sorpresa sul fatto, mentre commetteva adulterio. Ora, nella legge Mos‚ ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?". Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo; Ma Ges—, fingendo di non sentire, chinatosi; scriveva col dito in terra. E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alz• e disse loro: "Chi di voi Š senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei". Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. Quelli allora, udito ci• e convinti dalla coscienza, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai pi— vecchi fino agli ultimi; cosŤ Ges— fu lasciato solo con la donna, che stava l… in mezzo. Ges— dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: "Donna dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?". Ed ella rispose: "Nessuno, Signore"; Ges— allora le disse: "Neppure io ti condanno; va' e non peccare pi—". E Ges— di nuovo parl• loro, dicendo: "Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminer… nelle tenebre ma avr… la luce della vita". Allora i farisei gli dissero: "Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non Š verace". Ges— rispose e disse loro: "Anche se testimonio di me stesso, la mia testimonianza Š verace, perch‚ so da dove son venuto e dove vado; voi invece, non sapete n‚ da dove vengo, n‚ dove vado. Voi giudicate secondo la carne, i non giudico nessuno. E, anche se giudico, il mio giudizio Š verace, perch‚ io non sono solo, ma sono io e il Padre che mi ha mandato. Or anche nella vostra legge Š scritto che la testimonianza di due uomini Š verace. Sono io che testimonio di me stesso, ed anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me". Gli dissero allora: "Dov'Š tuo Padre?"; Ges— rispose: "Voi non conoscete n‚ me n‚ il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio". Ges— pronunzi• queste parole nel luogo del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo prese, perch‚ non era ancora venuta la sua ora. Ges— dunque disse loro di nuovo: "Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato; L… dove vado io, voi non potete venire". Dicevano perci• i Giudei: "Vuole forse uccidersi, perch‚ dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?". Ed egli disse loro: "Voi siete di quaggi—, mentre io sono di lass—; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Perci• vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perch‚ se non credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati". Allora essi gli dissero: "Chi sei tu?"; E Ges— disse loro: "Proprio quello che vi dico. Io ho, a vostro riguardo, molte cose da dire e da giudicare; ma colui che mi ha mandato Š verace, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo". Essi non capirono che parlava loro del Padre. Quindi Ges— disse loro: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato. E colui che mi ha mandato Š con me il Padre non mi ha lasciato solo, perch‚ faccio continuamente le cose che gli piacciono". Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in lui. Ges— disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: "Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli. Conoscerete la verit… e la verit… vi far… liberi". Essi gli risposero: "Noi siamo progenie di Abrahamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Diventerete liberi"?". Ges— rispose loro: "In verit…, in verit… vi dico: Chi fa il peccato Š schiavo del peccato. Or lo schiavo non rimane sempre nella casa; il figlio invece vi rimane per sempre. Se dunque il Figlio vi far… liberi sarete veramente liberi". "Io so che siete progenie di Abrahamo, ma cercate di uccidermi, perch‚ la mia parola non trova posto in voi. Io parlo di ci• che ho visto presso il Padre mio, e anche voi fate le cose che avete visto presso il padre vostro". Essi, rispondendo, gli dissero: "Il padre nostro Š Abrahamo"; Ges— disse loro: "Se foste figli di Abrahamo, fareste le opere di Abrahamo. Ma ora cercate di uccidere me, uno che vi ha detto la verit… che ho udito da Dio; Abrahamo non fece questo. Voi fate le opere del padre vostro"; Perci• essi gli dissero: "Noi non siamo nati da fornicazione; noi abbiamo un solo Padre: Dio". Allora Ges— disse loro: "Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perch‚ io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da me stesso, ma Š lui che mi ha mandato. Perch‚ non comprendete il mio parlare? Perch‚ non potete ascoltare la mia parola. Voi siete dal diavolo, che Š vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non Š rimasto fermo nella verit…, perch‚ in lui non c'Š verit…; Quando dice il falso, parla del suo perch‚ Š bugiardo e padre della m enzogna. A me invece, perch‚ vi dico la verit…, voi non credete. Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verit…, perch‚ non mi credete?. Chi Š da Dio, ascolta le parole di Dio; perci• voi non le ascoltate, perch‚ non siete da Dio". Allora i Giudei gli risposero e gli dissero: "Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e che hai un demone?". Ges— rispose: "Io non ho un demone, ma onoro il Padre mio; voi invece mi disonorate. Or io non cerco la mia gloria; v'Š uno che la cerca e che giudica. In verit…, in verit… vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedr… mai la morte in eterno". Gli dissero dunque i Giudei: "Ora conosciamo che tu hai un demone; Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: "Se uno osserva la mia parola, non guster… mai la morte in eterno". Sei tu pi— grande del padre nostro Abrahamo, il quale Š morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?". Ges— rispose: "Se io glorifico me stesso, la mia gloria non Š nulla; E il mio Padre che mi glorifica, quello che voi dite essere vostro Dio. Ma voi non l'avete conosciuto, io per• lo conosco e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abrahamo, vostro padre, giubil• nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegr•". I Giudei dunque gli dissero: "Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abrahamo?". Ges— disse loro: "In verit…, in verit… io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono". Allora essi presero delle pietre, per lanciarle addosso a lui; ma Ges— si nascose e uscŤ dal tempio, passando in mezzo a loro, e cosŤ se ne and•.
/9 Mentre passava, vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: "Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perch‚ sia nato cieco?". Ges— rispose: "N‚ lui n‚ i suoi genitori hanno peccato, ma ci• Š accaduto, affinch‚ siano manifestate in lui le opere di Dio. Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre Š giorno; la notte viene in cui nessuno pu• operare. Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo". Dopo aver detto queste cose, sput• in terra, con la saliva fece del fango e ne impiastr• gli occhi del cieco. Poi gli disse: "Va', lavati nella piscina di Siloe" (che significa: "Mandato"); egli dunque vi and•, si lav• e ritorn• che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima cieco, dissero: "Non Š questi colui che stava seduto a mendicare?". Alcuni dicevano: "E' lui"; Altri: "Gli assomiglia"; Ed egli diceva: "Io sono". Gli dissero dunque: "Come ti sono stati aperti gli occhi?". Egli rispose e disse: "Un uomo, chiamato Ges—, ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: "Va' alla piscina di Siloe e lavati"; Ed io vi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista". E quelli gli dissero: "Dov'Š costui?"; Egli rispose: "Non lo so". Allora essi condussero dai farisei colui che prima era stato cieco. Ora era sabato quando Ges— fece del fango e gli aperse gli occhi. Anche i farisei dunque gli domandarono di nuovo come avesse recuperato la vista; Ed egli disse loro: "Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo". Allora alcuni farisei dicevano: "Quest'uomo non Š da Dio, perch‚ non osserva il sabato"; Altri dicevano: "Come pu• un uomo peccatore compiere tali segni?"; E c'era divisione tra di loro. Chiesero dunque di nuovo al cieco: "E tu, che dici di lui per il fatto che ti ha aperto gli occhi?"; Egli disse: "E' un profeta!". Ma i Giudei non credettero che lui fosse stato cieco e avesse riacquistato la vista, finch‚ ebbero chiamato i genitori di colui che aveva riacquistato la vista. E chiesero loro: "E' questo il vostro figlio che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?". I suoi genitori, rispondendo loro dissero: "Noi sappiamo che costui Š nostro figlio e che Š nato cieco. Ma come ora ci veda, o chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo domandatelo a lui; egli Š adulto, parler… lui stesso di s‚". Questo dissero i suoi genitori, perch‚ avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano gi… stabilito che se uno avesse riconosciuto Ges— come il Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga. Perci• i suoi genitori dissero: "E' adulto, chiedetelo a lui". Essi dunque chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: "Da' gloria a Dio; noi sappiamo che quest'uomo Š peccatore". Egli allora rispose e disse: "Se sia peccatore, non lo so; ma una cosa so, che prima ero cieco e ora ci vedo". Gli chiesero di nuovo: "Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?". Egli rispose loro: "Io ve l'ho gi… detto e voi non avete ascoltato, perch‚ volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?". Essi perci• l'ingiuriarono e dissero: "Tu sei suo discepolo; ma noi siamo discepoli di Mos‚. Noi sappiamo che Dio ha parlato a Mos‚, ma quanto a costui non sappiamo da dove venga". Quell'uomo rispose e disse loro: "Ebbene, Š molto strano che voi non sappiate da dove venga; eppure egli mi ha aperto gli occhi. Or noi sappiamo che Dio non esaudisce i peccatori, ma se uno Š pio verso Dio e fa la sua volont…, egli lo esaudisce. Da che mondo Š mondo non si Š mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato. Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto fare nulla". Essi risposero e gli dissero: "Tu sei nato completamente nei peccati e vuoi insegnare a noi?"; E lo cacciarono fuori. Ges— seppe che l'avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse: "Credi tu nel Figlio di Dio?". Egli rispose e disse: "Chi Š, Signore, perch‚ io creda in lui?". E Ges— gli disse: "Tu l'hai visto, Š proprio colui che ti sta parlando". Allora egli disse: "lo credo, Signore"; e l'ador•. Poi Ges— disse: "lo sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinch‚ quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi". Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: "Siamo ciechi anche noi?". Ges— rispose loro: "Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo perci• il vostro peccato rimane".
/10 "In verit…, in verit… io vi dico: Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, quello Š un ladro e un brigante. Ma chi entra per la porta Š il pastore delle pecore. A lui apre il portinaio; le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori. E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perch‚ conoscono la sua voce. Non seguiranno per• alcun estraneo ma fuggiranno lontano da lui, perch‚ non conoscono la voce degli estranei". Ges— disse loro questa similitudine ma essi non capirono di che cosa stesse loro parlando. Perci• Ges— disse loro di nuovo: "In verit…, in verit… vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti quelli che sono venuti prima di me sono stati ladri e briganti, ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sar… salvato; entrer…, uscir… e trover… pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinch‚ abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore. Ma il mercenario, che non Š pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore. Or il mercenario fugge, perch‚ Š mercenario e non si cura delle pecore. Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me. Come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore. Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest'ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sar… un solo gregge e un solo pastore. Per questo mi ama il Padre, perch‚ io depongo la mia vita per prenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di nuovo; questo Š il comando che ho ricevuto dal Padre mio". Allora sorse di nuovo una divisione tra i Giudei per queste parole. E molti di loro dicevano: "Egli ha un demone ed Š fuori di s‚; perch‚ lo ascoltate?". Altri dicevano: "Queste non sono parole di un indemoniato; pu• un demone aprire gli occhi ai ciechi?". Si celebrava allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione, ed era inverno. E Ges— passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. Lo circondarono dunque i Giudei e gli dissero: "Fino a quando ci terrai con l'animo sospeso? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente". Ges— rispose loro: "Io ve l'ho detto, ma voi non credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me. Ma voi non credete, perch‚ non siete delle mie pecore, come vi ho detto. Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono. E io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapir… dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, Š pi— grande di tutti; e nessuno le pu• rapire dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo uno". Perci• i Giudei raccolsero di nuovo delle pietre a per lapidarlo. Ges— rispose loro: "Io vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per quali di esse mi lapidate?". I Giudei gli risposero, dicendo: "Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia, e perch‚ tu che sei uomo ti fai Dio". Ges— rispose loro: "Non Š scritto nella vostra legge: "Io ho detto: Voi siete dŠi"?. Ora, se essa chiama dŠi coloro a cui fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non pu• essere annullata). Voi dite che colui, che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo, bestemmia, perch‚ ha detto: "Io sono il Figlio di Dio"?. Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi. Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete almeno alle opere, affinch‚ conosciate e crediate che il Padre Š in me e io in lui". Perci• essi cercavano nuovamente di prenderlo, ma egli sfuggŤ dalle loro mani. E se ne and• di nuovo al di l… del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava; e si ferm• qui. Or molti vennero da lui e dicevano: "Giovanni certamente non fece alcun segno, ma tutto quello che Giovanni disse di costui era vero". E molti in quel luogo credettero in lui.
/11 Era allora malato un certo Lazzaro di Betania, il villaggio di Maria e di Marta, sua sorella. Or Maria era quella che unse di olio profumato il Signore e gli asciug• i piedi con i suoi capelli; e suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle dunque mandarono a dire a Ges—: "Signore, ecco, colui che tu ami Š malato". E Ges—, udito ci•, disse: "Questa malattia non Š a morte, ma per la gloria di Dio, affinch‚ per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato". Or Ges— amava Marta, sua sorella e Lazzaro. Come dunque ebbe inteso che Lazzaro era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove egli era. Poi disse ai suoi discepoli: "Torniamo di nuovo in Giudea". I discepoli gli dissero: "Maestro, i Giudei poco fa cercavano di lapidarti e tu vai di nuovo l…?". Ges— rispose: "Non vi sono forse dodici ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perch‚ vede la luce di questo mondo. Ma se uno cammina di notte, inciampa, perch‚ la luce non Š in lui". Dopo aver detto queste cose, soggiunse: "Il nostro amico Lazzaro si Š addormentato, ma io vado a svegliarlo". Allora i suoi discepoli dissero: "Signore, se dorme si riprender…". Or Ges— aveva parlato della sua morte, essi invece pensavano che avesse parlato del riposo del sonno. Allora Ges— disse loro apertamente: "Lazzaro Š morto. Ed io mi rallegro per voi di non essere stato l…, affinch‚ crediate; ma andiamo da lui". Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: "Andiamo anche noi a morire con lui". Arrivato dunque Ges—, trov• che Lazzaro era gi… da quattro giorni nel sepolcro. Or Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi. E molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello. Marta dunque, come udŤ che Ges— veniva, gli and• incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Ges—: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto. Ma anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo dar…". Ges— le disse: "Tuo fratello risusciter…". Marta gli disse: "Lo so che risusciter… nella risurrezione all'ultimo giorno". Ges— le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivr…. E chiunque vive e crede in me, non morr… mai in eterno; Credi tu questo?". Ella gli disse: "SŤ, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo". E, detto questo, and• a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: "Il Maestro Š qui e ti chiama". Appena udito ci•, ella si alz• in fretta e venne da lui. Or Ges— non era ancora giunto nel villaggio, ma si trovava nel luogo dove Marta lo aveva incontrato. Perci• i Giudei che erano in casa con lei per consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, dicendo: "Ella se ne va al sepolcro per piangere la". Appena Maria giunse al luogo in cui si trovava Ges—, e lo vide, si gett• ai suoi piedi, dicendogli: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto". Ges— allora, come vide che lei e i Giudei che erano venuti con lei piangevano, frem‚ nello spirito e si turb•. E disse: "Dove l'avete posto?"; Essi gli dissero: "Signore, vieni e vedi". Ges— pianse. Dissero allora i Giudei: "Vedi come l'amava!". Ma alcuni di loro dissero: "Non poteva costui che aprŤ gli occhi al cieco, far sŤ che questi non morisse?". Perci• Ges—, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro; or questo era una grotta davanti alla quale era stata posta una pietra. Ges— disse: "Togliete via la pietra!"; Marta, la sorella del morto, gli disse: "Signore, egli puzza gi…, poich‚ Š morto da quattro giorni". Ges— le disse: "Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?". Essi dunque tolsero la pietra dal luogo dove giaceva il morto; Ges— allora alzati in alto gli occhi, disse: "Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito. Lo sapevo bene che tu mi esaudisci sempre, ma ho detto ci• per la folla che sta attorno, affinch‚ credano che tu mi hai mandato". E, detto questo, grid• a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!". Allora il morto uscŤ, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio; Ges— disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare". Allora molti dei Giudei, che erano venuti da Maria e avevano visto tutto quello che Ges— aveva fatto, credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quanto Ges— aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono a il sinedrio e dicevano: "Che facciamo? Quest'uomo fa molti segni. Se lo lasciamo andare avanti cosŤ, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo e la nostra nazione". Ma uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: "Voi non capite nulla. E non considerate che conviene per noi che un sol uomo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione". Or egli non disse questo da se stesso; ma, essendo sommo sacerdote in quell'anno, profetizz• che Ges— doveva morire per la nazione. E non solo per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figli di Dio dispersi. Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire. Perci• Ges— non si aggirava pi— pubblicamente tra i Giudei, ma si ritir• nella regione vicina al deserto, in una citt… detta Efraim, e lŤ rimase con i suoi discepoli. Or la Pasqua dei Giudei era vicina e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Cercavano dunque Ges— e, stando nel tempio, dicevano fra di loro: "Che ve ne pare? Non verr… egli alla festa?". Or i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che, se qualcuno sapeva dove egli era, lo segnalasse affinch‚ potessero prenderlo.
/12 Ges— dunque, sei giorni prima della Pasqua, si rec• a Betania dove abitava Lazzaro, colui che era morto e che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero un convito, Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Ges— e li asciugo con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest'olio. Allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, figlio di Simone, quello che stava per tradirlo, disse. "Perch‚ non si Š venduto quest'olio per trecento denari e non si Š dato il ricavato ai poveri?". Or egli disse questo, non perch‚ si curasse dei poveri, ma perch‚ era ladro e, tenendo la borsa, ne sottraeva ci• che si metteva dentro. Ges— dunque disse: "Lasciala; essa l'aveva conservato per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me". Intanto una grande folla di Giudei seppe che egli era l…, e venne non solo a motivo di Ges—, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. Or i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro. Perch‚ a motivo di lui molti lasciavano i Giudei e credevano in Ges—. Il giorno seguente, una grande folla che era venuta alla festa, udito che Ges— veniva a Gerusalemme. Prese dei rami di palme e uscŤ incontro a lui, gridando: "Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!". E Ges—, trovato un asinello, vi mont• sopra come sta scritto. "Non temere, o figlia di Sion; ecco, il tuo re viene, cavalcando un puledro d'asina". Or i suoi discepoli non compresero sul momento queste cose, ma quando Ges— fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui e che avevano fatte queste cose a lui. La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, gli rendeva testimonianza. Perci• la folla gli and• incontro, perch‚ aveva udito che egli aveva fatto questo segno. I farisei allora dissero tra di loro: "Vedete che non guadagnate nulla; ecco, il mondo gli va dietro". Or tra quelli che erano saliti ad adorare a durante la festa c'erano alcuni Greci. Costoro dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, lo pregarono dicendo: "Signore, vorremmo vedere Ges—". Filippo and• a dirlo ad Andrea; a loro volta, Andrea e Filippo lo dissero a Ges—. Ma Ges— rispose loro, dicendo: "L'ora Š venuta, in cui il Figlio dell'uomo deve essere glorificato. In verit…, in verit… vi dico: Se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perder…, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserver… per la vita eterna. Se uno mi serve, mi segua; e l… dove sono io, l… sar… anche il mio servo; se uno mi serve, il Padre l'onorer…. Ora l'anima mia Š turbata; e che dir•: Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo io sono giunto a quest'ora. Padre, glorifica il tuo nome!"; Allora venne una voce dal cielo: "L'ho glorificato e lo glorificher• ancora". La folla dunque, che era presente e aveva udito la voce, diceva che era stato un tuono; Altri dicevano: "Un angelo gli ha parlato". E Ges— rispose e disse: "Questa voce non Š venuta per me, ma per voi. Ora Š il giudizio di questo mondo ora sar… cacciato fuori il principe di questo mondo. Ed io, quando sar• innalzato dalla terra, attirer• tutti a me". Or egli diceva questo, per indicare di qual morte egli doveva morire. La folla gli rispose: "Noi abbiamo appreso dalla legge che il Cristo rimane in eterno; ora come puoi tu dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi Š questo Figlio dell'uomo?". Ges— allora disse loro: "La luce Š con voi ancora per un po'; camminate mentre avete la luce, affinch‚ non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va". "Mentre avete la luce, credete nella luce, affinch‚ diventiate figli di luce"; Queste cose disse Ges—; poi se ne and• e si nascose da loro. Sebbene avesse fatto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui. Affinch‚ si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: "Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? E a chi Š stato rivelato il braccio del Signore?". Perci• non potevano credere, perch‚ Isaia disse ancora. "Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perch‚ non vedano con gli occhi, non intendano col cuore, non si convertano e io non li guarisca". Queste cose disse Isaia, quando vide la sua gloria e parl• di lui. Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Perch‚ amavano la gloria degli uomini pi— della gloria di Dio. Or Ges— grid• e disse: "Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato. E chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto come luce per il mondo, affinch‚ chiunque crede in me non resti nelle tenebre. E se uno ode le mie parole e non crede, io non lo giudico; perch‚ io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sar… quella che lo giudicher… nell'ultimo giorno. Perch‚ io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato ci• che io devo dire ed annunziare. Ed io so che il suo comandamento Š vita eterna; le cose dunque che io dico le dico cosŤ come il Padre me le ha dette".
/13 Or prima della festa di Pasqua sapendo Ges— che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li am• fino alla fine. E, finita la cena, avendo gi… il diavolo (messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo. Ges—, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che egli era proceduto da Dio e a Dio ritornava. Si alz• dalla cena e depose le sue vesti: poi, preso un asciugatoio, se lo cinse. Dopo aver messo dell'acqua in una bacinella, cominci• a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto. Venne dunque a Simon Pietro; Ed egli gli disse: "Signore tu lavi i piedi a me?". Ges— rispose e gli disse: "Quello che io faccio, ora non lo comprendi, ma lo comprenderai dopo". Pietro gli disse: "Tu non mi laverai mai i piedi"; Ges— gli rispose: "Se non ti lavo, non avrai nessuna parte con me". Simon Pietro gli disse: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo". Ges— gli disse: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno che di lavarsi i piedi ed Š tutto mondo; anche voi siete mondi, ma non tutti". Egli infatti sapeva chi lo avrebbe tradito; perci• disse: "Non tutti siete mondi". CosŤ, dopo aver lavato i piedi riprese le sue vesti, si mise di nuovo a tavola e disse loro: "Comprendete quello che vi ho fatto?. Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perch‚ lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Io infatti vi ho dato l'esempio, affinch‚ come ho fatto io facciate anche voi. In verit…, in verit… vi dico: Il servo non Š pi— grande del suo padrone, n‚ il messaggero pi— grande di colui che l'ha mandato. Se sapete queste cose, siete beati se le fate. Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelto, ma bisogna che si adempia questa Scrittura: "Colui che mangia il pane con me, mi ha levato contro il suo calcagno". Ve lo dico fin d'ora prima che avvenga, affinch‚ quando sar… avvenuto, crediate che io sono il Cristo. In verit…, in verit… vi dico: Chi riceve colui che mander•, riceve me, e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato". Dette queste cose, Ges— fu turbato nello spirito, e testimoni• e disse: "In verit…, in verit… vi dico che uno di voi mi tradir…". I discepoli allora si guardarono l'un l'altro, non riuscendo a capire di chi parlasse. Or uno dei discepoli, quello che Ges— amava, era appoggiato sul petto di Ges—. Allora Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale egli parlava. E quel discepolo, chinatosi sul petto di Ges—, gli chiese: "Signore, chi Š?". Ges— rispose: "Š colui al quale io dar• il boccone, dopo averlo intinto"; E intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. Or dopo quel boccone, Satana entr• in lui; Allora Ges— gli disse: "Quel che fai, fallo presto!". Ma nessuno di quelli che erano a tavola comprese perch‚ gli avesse detto ci•. Alcuni infatti pensavano, poich‚ Giuda teneva la borsa, che Ges— gli avesse detto: "Compra le cose che ci occorrono per la festa", oppure che desse qualcosa ai poveri. Egli dunque, preso il boccone uscŤ subito; Era notte. Quando fu uscito, Ges— disse: "Ora il Figlio dell'uomo Š glorificato, e Dio Š glorificato in lui. Se Dio Š glorificato in lui, Dio lo glorificher… pure in se stesso e lo glorificher… subito. Figlioli, per poco tempo sono ancora con voi; voi mi cercherete, ma come ho detto ai Giudei: "Dove io vado voi non potete venire"; CosŤ adesso lo dico anche a voi. Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri". Simon Pietro gli disse: "Signore, dove vai?"; Ges— gli rispose: "L… dove io vado, tu non puoi seguirmi ora; ma mi seguirai pi— tardi". Pietro gli disse: "Signore, perch‚ non posso seguirti ora? Dar• la mia vita per te". Ges— gli rispose: "Darai la tua vita per me? In verit…, in verit… ti dico: il gallo non canter…, prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte".
/14 "Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. E quando sar• andato e vi avr• preparato il posto, ritorner• e vi accoglier• presso di me, affinch‚ dove sono io siate anche voi. Voi sapete dove io vado e conoscete anche la via". Tommaso gli disse: "Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?". Ges— gli disse: "Io sono la via, la verit… e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto". Filippo gli disse: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Ges— gli disse: "Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre?". Non credi che io sono nel Padre e che il Padre Š in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; Il Padre che dimora in me Š colui che fa le opere. Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre Š in me, se no, credetemi a motivo delle opere stesse. In verit…, in verit… vi dico: chi crede in me far… anch'egli le opere che io faccio; anzi ne far… di pi— grandi di queste, perch‚ io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel nome mio la far•, affinch‚ il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la far•". "Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Ed io pregher• il Padre ed egli vi dar… un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre. Lo Spirito della verit…, che il mondo non pu• ricevere, perch‚ non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perch‚ dimora con voi e sar… in voi. Non vi lascer• orfani; torner• a voi. Ancora un po' di tempo e il mondo non mi vedr… pi—, ma voi mi vedrete; poich‚ io vivo, anche voi vivrete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed Io in voi. Chi ha i miei comandamenti e li osserva, Š uno che mi ama, e chi mi ama sar… amato dal Padre mio; e io lo amer• e mi manifester• a lui". Giuda, non l'Iscariota, gli disse: "Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?". Ges— rispose e gli disse: "Se uno mi ama, osserver… la mia parola; e il Padre mio l'amer…, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non Š mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose, mentre ero con voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre mander… nel mio nome, vi insegner… ogni cosa e vi ricorder… tutto ci• che vi ho detto. Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la d… il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado e torner• a voi"; Se voi mi amaste, vi rallegrereste perch‚ ho detto: "Io vado al Padre" poich‚ il Padre Š pi— grande di me. E ora ve l'ho detto, prima che avvenga affinch‚, quando avverr…, crediate. Non parler• pi— a lungo con voi, perch‚ viene il principe di questo mondo e non ha nulla in me. Ma questo accade affinch‚ il mondo conosca che io amo il Padre e che faccio come il Padre mi ha comandato; Alzatevi, andiamo via di qui".
/15 "Io sono la vera vite e il Padre mio Š l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinch‚ ne porti ancora di pi—. Voi siete gi… mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. Dimorate in me e io dimorer• in voi; come il tralcio non pu• da s‚ portare frutto se non dimora nella vite, cosŤ neanche voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poich‚ senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me Š gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati. Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sar… fatto. In questo Š glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e cosŤ sarete miei discepoli. Come il Padre ha amato me, cosŤ io ho amato voi; dimorate nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinch‚ la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena. Questo Š il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore pi— grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo pi— servi, perch‚ il servo non sa ci• che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perch‚ vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perch‚ andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinch‚ qualunque cosa chiediate al Padre nel mio nome, egli ve la dia. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ci• che Š suo; ma poich‚ non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perci• il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: "Il servo non Š pi— grande del suo padrone"; Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perch‚ non conoscono colui che mi ha mandato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno alcuna scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto in mezzo a loro le opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero colpa; ora invece le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. Ma questo Š accaduto affinch‚ si adempisse la parola scritta nella loro legge: "Mi hanno odiato senza motivo". Ma quando verr… il Consolatore, che vi mander• dal Padre, lo Spirito di verit… che procede dal Padre mio, egli testimonier… di me. E anche voi renderete testimonianza, perch‚ siete stati con me fin dal principio".
/16 "Vi ho detto queste cose, affinch‚ non siate scandalizzati. Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi l'ora viene che chiunque vi uccider… penser… di rendere un servizio a Dio. E vi faranno queste cose, perch‚ non hanno conosciuto n‚ il Padre n‚ me. Ma vi ho detto queste cose affinch‚ quando sia giunto il momento, vi ricordiate che io ve le avevo dette; or da principio non vi dissi queste cose, perch‚ ero con voi. Ma ora vado da colui che mi ha mandato, e nessun di voi mi domanda: "Dove vai?". Anzi, perch‚ vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Tuttavia io vi dico la verit…: Š bene per voi che io me ne vada, perch‚ se non me ne vado, non verr… a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo mander•. E quando sar… venuto, egli convincer… il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. Di peccato, perch‚ non credono in me. Di giustizia, perch‚ io vado al Padre e non mi vedrete pi—. Di giudizio, perch‚ il principe di questo mondo Š stato giudicato. Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono ancora alla vostra portata. Ma quando verr… lui, lo Spirito di verit…, egli vi guider… in ogni verit…, perch‚ non parler… da se stesso, ma dir… tutte le cose che ha udito e vi annunzier… le cose a venire. Egli mi glorificher…, perch‚ prender… del mio e ve lo annunzier…. Tutte le cose che il Padre ha sono mie, per questo ho detto che egli prender… del mio e ve lo annunzier…. Fra poco non mi vedrete pi—; e un altro poco e mi vedrete, perch‚ me ne vado al Padre". Allora alcuni dei suoi discepoli dissero fra di loro: "Che cosa Š questo che egli ci dice: "Fra poco non mi vedrete pi—" e: "Un altro poco e mi vedrete": "Perch‚ me ne vado al Padre"?". Dicevano dunque: "Che cosa Š questo fra poco di cui parla? Noi non sappiamo quello che vuol dire". Ges— dunque comprese che lo volevano interrogare e disse loro: "Vi domandate l'un l'altro perch‚ ho detto: "Fra poco non mi vedrete pi—" e: "Un altro poco e mi vedrete"?. In verit…, in verit… vi dico: voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrer…; Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione sar… mutata in gioia. La donna quando partorisce sente dolore, perch‚ Š giunta la sua ora, ma appena ha dato alla luce il bambino, non si ricorda pi— dell'angoscia per la gioia che Š venuto al mondo un essere umano. CosŤ anche voi ora siete nel dolore, ma io vi vedr• di nuovo e il vostro cuore si rallegrer…, e nessuno vi toglier… la vostra gioia. In quel giorno non mi farete pi— alcuna domanda; In verit…, in verit… vi dico che tutto ci• che domanderete al Padre nel mio nome, egli ve lo dar…. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinch‚ la vostra gioia sia completa. Vi ho detto queste cose in similitudini, ma l'ora viene in cui non vi parler• pi— in similitudini, ma vi parler• del Padre apertamente. In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregher• il Padre per voi. Il Padre stesso infatti vi ama, poich‚ voi mi avete amato e avete creduto che io sono proceduto da Dio. Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre". I suoi discepoli gli dissero: "Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi alcuna similitudine. Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che qualcuno ti interroghi; per questo crediamo che sei proceduto da Dio". Ges— rispose loro: "Credete ora?. Ecco l'ora viene, anzi Š gi… venuta, in cui sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo, ma io non sono solo, perch‚ il Padre Š con me. Vi ho detto queste cose, affinch‚ abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo".
/17 Queste cose disse Ges—, poi alz• gli occhi al cielo e disse: "Padre, l'ora Š venuta; glorifica il Figlio tuo, affinch‚ anche il Figlio glorifichi te. Poich‚ tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinch‚ egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato. Or questa Š la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Ges— Cristo che tu hai mandato. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l'opera che tu mi hai dato da fare. Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dato dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi hanno conosciuto che tutte le cose che tu mi hai dato vengono da te. Perch‚ ho dato loro le parole che tu hai dato a me; ed essi le hanno accolte e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perch‚ sono tuoi. E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. Ora io non sono pi— nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te; Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinch‚ siano uno come noi. Mentre ero con loro nel mondo io li ho conservati nel tuo nome; io ho custodito coloro che tu mi hai dato, e nessuno di loro Š perito, tranne il figlio della perdizione, affinch‚ si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose nel mondo, affinch‚ la mia gioia giunga a compimento in loro. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perch‚ non sono del mondo, come neppure io sono del mondo. Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Santificali nella tua verit…, la tua parola Š verit…. Come tu hai mandato me nel mondo, cosŤ ho mandato loro nel mondo. E per loro santifico me stesso, affinch‚ essi pure siano santificati in verit…. Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola. Affinch‚ siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi uno in noi, affinch‚ il mondo creda che tu mi hai mandato. E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinch‚ siano uno come noi siamo uno. Io sono in loro e tu in me, affinch‚ siano perfetti nell'unit…, e affinch‚ il mondo conosca che tu mi hai mandato e li hai amati, come hai amato me. Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato, affinch‚ vedano la mia gloria che tu mi hai dato, perch‚ tu mi hai amato prima della fondazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e costoro hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo far• conoscere ancora, affinch‚ l'amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro e io in loro".
/18 Dette queste cose, Ges— uscŤ con i suoi discepoli e and• di l… dal torrente Kedron, dove c'era un orto nel quale entr• lui con i suoi discepoli. Or Giuda, che lo tradiva, conosceva anche lui quel luogo, perch‚ molte volte Ges— vi si era ritirato con i suoi discepoli. Giuda dunque, preso un gruppo di soldati e le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dai farisei; venne l… con lanterne torce e armi. Ges— allora, conoscendo tutto quello che gli stava per accadere, uscŤ e chiese loro: "Chi cercate?". Gli risposero "Ges— il Nazareno"; Ges— disse loro: "Io sono!"; Or Giuda che lo tradiva era anch'egli con loro. Appena egli disse loro: "Io sono", essi indietreggiarono e caddero a terra. Ges— dunque domand• loro di nuovo: "Chi cercate?"; Essi dissero: "Ges— il Nazareno". Ges— rispose: "Vi ho detto che io sono; se dunque cercate me lasciate andare via costoro". E ci• affinch‚ si adempisse la parola che egli aveva detto: "Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato". Allora Simon Pietro, che aveva una spada la sfoder•, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro; or quel servo si chiamava Malco. Ma Ges— disse a Pietro: "Riponi la tua spada nel fodero; non berr• io il calice che il Padre mi ha dato?". Allora il gruppo di soldati, il capitano e le guardie dei Giudei presero Ges— e lo legarono. E lo condussero prima da Anna, perch‚ era suocero di Caiafa, che era sommo sacerdote in quell'anno. Caiafa era colui che aveva consigliato ai Giudei che era conveniente che un uomo morisse per il popolo. Or Simon Pietro e un altro discepolo seguivano Ges—; E quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entr• con Ges— nel cortile del sommo sacerdote. Ma Pietro rest• alla porta di fuori; Allora l'altro discepolo, che era noto al sommo sacerdote, uscŤ e parl• alla portinaia e fece entrare Pietro. E la serva portinaia disse a Pietro: "Non sei anche tu dei discepoli di quest'uomo?"; Egli rispose: "Non lo sono". Intanto i servi e le guardie, acceso un fuoco di carboni, se ne stavano in piedi e si scaldavano, perch‚ faceva freddo; anche Pietro stava in piedi con loro e si scaldava. Or il sommo sacerdote interrog• Ges— riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Ges— gli rispose: "Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio dove tutti i Giudei si radunano, e non ho detto niente in segreto. Perch‚ interroghi me? Interroga coloro che hanno udito ci• che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto". Egli aveva appena detto queste parole, che una delle guardie che gli stava vicino diede a Ges— uno schiaffo, dicendo: "CosŤ rispondi al sommo sacerdote?". Ges— gli rispose: "Se ho parlato male, mostra dov'Š il male; ma se ho parlato bene, perch‚ mi percuoti?". Anna dunque lo rimand• legato a Caiafa, sommo sacerdote. Intanto Simon Pietro stava l… a scaldarsi; Gli dissero dunque: "Non sei anche tu dei suoi discepoli?" Ed egli lo neg• e disse: "Non lo sono". Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di colui a cui Pietro aveva reciso l'orecchio, disse: "Non ti ho io visto nell'orto con lui?". E Pietro lo neg• di nuovo, e subito il gallo cant•. Poi da Caiafa condussero Ges— nel pretorio; era mattino presto; Ma essi non entrarono nel pretorio, per non contaminarsi e poter cosŤ mangiare la Pasqua. Pilato dunque uscŤ verso di loro e disse: "Quale accusa portate contro quest'uomo?". Essi risposero e gli dissero: "Se costui non fosse un malfattore, non te l'avremmo dato nelle mani". Allora Pilato disse loro: "Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge"; Ma i Giudei gli dissero: "A noi non Š lecito far morire alcuno". E ci• affinch‚ si adempisse quello che Ges— aveva detto, indicando di quale morte doveva morire. Pilato dunque rientr• nel pretorio chiam• Ges— e gli disse: "Sei tu il re dei Giudei?". Ges— gli rispose: "Dici questo da te stesso, oppure altri te lo hanno detto di me?". Pilato gli rispose: "Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato nelle mie mani; che hai fatto?". Ges— rispose: "Il mio regno non Š di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero affinch‚ io non fossi dato in mano dei Giudei; ma ora il mio regno non Š di qui". Allora Pilato gli disse: "Dunque sei tu re?"; Ges— rispose: "Tu dici giustamente che io sono re; per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verit…; chiunque Š per la verit… ascolta la mia voce". Pilato gli chiese: "Che cosa Š verit…?"; E, detto questo, uscŤ di nuovo verso i Giudei e disse loro: "Io non trovo alcuna colpa in lui. Ma vi Š tra voi l'usanza che io vi liberi uno nella Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?". Allora tutti di nuovo gridarono, dicendo: "Non costui, ma Barabba"; Or Barabba era un brigante.
/19 Allora Pilato prese Ges— e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un manto di porpora. E dicevano: "Salve, o re dei Giudei"; e lo schiaffeggiavano. Poi Pilato uscŤ di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, affinch‚ sappiate che non trovo in lui alcuna colpa". Ges— dunque uscŤ, portando la corona di spine e il manto di porpora; E Pilato disse loro: "Ecco l'uomo!". Ora, quando lo videro i capi sacerdoti e le guardie, si misero a gridare, dicendo: "Crocifiggilo, crocifiggilo"; Pilato disse loro: "Prendetelo voi e crocifiggetelo, perch‚ io non trovo in lui colpa alcuna". I Giudei gli risposero: "Noi abbiamo una legge e secondo la nostra legge egli deve morire, perch‚ si Š fatto Figlio di Dio". Quando Pilato udŤ queste parole, ebbe ancor pi— paura. E, rientrato nel pretorio, disse a Ges—: "Di dove sei tu?"; Ma Ges— non gli diede alcuna risposta. Pilato perci• gli disse: "Non mi parli? Non sai che io ho il potere di crocifiggerti e il potere di liberarti?". Ges— rispose: "Tu non avresti alcun potere su di me se non ti fosse dato dall'alto; perci• chi mi ha consegnato nelle tue mani ha maggior colpa". Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: "Se liberi costui, tu non sei amico di Cesare; chiunque si fa re, si oppone a Cesare". Pilato dunque, udite queste parole, condusse fuori Ges— e si pose a sedere in tribunale nel luogo detto "Lastrico", e in ebraico "Gabbata". Or era la preparazione della Pasqua, ed era circa l'ora sesta; e disse ai Giudei: "Ecco il vostro re". Ma essi gridarono: "Via, via, crocifiggilo"; Pilato disse loro: "Crocifigger• il vostro re?"; I capi dei sacerdoti risposero: "Noi non abbiamo altro re che Cesare". Allora egli lo diede nelle loro mani affinch‚ fosse crocifisso; Ed essi presero Ges— e lo condussero via. Ed egli, portando la sua croce, si avvi• verso il luogo detto "del Teschio" che in ebraico si chiama "Golgota". Dove lo crocifissero, e con lui due altri, uno di qua e l'altro di l…, e Ges— nel mezzo. Or Pilato fece anche un'iscrizione e la pose sulla croce, e vi era scritto: "GESU' IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI". CosŤ molti dei Giudei lessero questa iscrizione, perch‚ il luogo dove Ges— fu crocifisso era vicino alla citt…, e quella era scritta in ebraico, in greco e in latino. Perci• i capi dei sacerdoti dei Giudei dissero a Pilato: "Non scrivere: "Il re dei Giudei", ma che egli ha detto: "Io sono il re dei Giudei". Pilato rispose: "Ci• che ho scritto, ho scritto". Or i soldati, quando ebbero crocifisso Ges—, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica; Ma la tunica era senza cuciture, tessuta d'un sol pezzo da cima a fondo. Dissero dunque fra di loro: "Non stracciamola, ma tiriamola a sorte per decidere di chi sar…"; e ci• affinch‚ si adempisse la Scrittura, che dice: "Hanno spartito fra di loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica"; I soldati dunque fecero que ste cose. Or presso la croce di Ges— stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria Maddalena. Ges— allora, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: "Donna, ecco tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!"; E da quel momento il discepolo l'accolse in casa sua. Dopo questo, sapendo Ges— che ogni cosa era ormai compiuta, affinch‚ si adempisse la Scrittura, disse: "Ho sete". Or c'era l… un vaso pieno d'aceto; Inzuppata dunque una spugna nell'aceto e postala in cima ad un ramo d'issopo gliela accostarono alla bocca. Quando Ges— ebbe preso l'aceto disse: "E' compiuto"; E, chinato il capo, rese lo spirito. Or i Giudei, essendo il giorno di Preparazione, affinch‚ i corpi non rimanessero sulla croce il sabato, perch‚ quel sabato era un giorno di particolare importanza, chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo e poi anche all'altro, che era crocifisso con lui. Ma, arrivati a Ges—, come videro che era gi… morto, non gli spezzarono le gambe. Ma uno dei soldati gli trafisse il costato con una lancia, e subito ne uscŤ sangue ed acqua. E colui che ha visto ne ha reso testimonianza e la sua testimonianza Š verace, ed egli sa che dice il vero, affinch‚ voi crediate. Queste cose infatti sono accadute affinch‚ si adempisse la Scrittura: "Non gli sar… spezzato alcun osso". E ancora un'altra Scrittura dice: "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto". Dopo queste cose, Giuseppe d'Arimatea che era discepolo di Ges—, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Ges—; e Pilato glielo permise; Egli dunque venne e prese il corpo di Ges—. Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Ges—, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Ges— e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei. Or nel luogo dove egli fu crocifisso c'era un orto, e nell'orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno. LŤ dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Ges— perch‚ il sepolcro era vicino.
/20 Or il primo giorno dopo i sabati, al mattino quando era ancora buio, Maria Maddalena and• al sepolcro e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro. Allora and• di corsa da Simon Pietro e dall'altro discepolo che Ges— amava e disse loro: "Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano posto". Pietro dunque e l'altro discepolo uscirono fuori e si avviarono al sepolcro. Correvano tutti e due insieme, ma l'altro discepolo corse avanti pi— in fretta di Pietro e arriv• primo al sepolcro. E, chinatosi, vide i panni di lino che giacevano nel sepolcro, ma non vi entr•. Arriv• anche Simon Pietro che lo seguiva, entr• nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra. E il sudario, che era stato posto sul capo di Ges—; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte. Allora entr• anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, vide e credette. Essi infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli doveva risuscitare dai morti. I discepoli poi ritornarono di nuovo a casa. Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere; E, mentre piangeva, si chin• dentro il sepolcro. E vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l'uno al capo e l'altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Ges—. Essi le dissero: "Donna, perch‚ piangi?"; Ella rispose loro: "Perch‚ hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l'abbiano posto". Detto questo, ella si volse indietro e vide Ges—, che stava lŤ in piedi, ma ella non sapeva che fosse Ges—. Ges— le disse: "Donna, perch‚ piangi? Chi cerchi?"; Lei, pensando che fosse l'ortolano, gli disse "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io lo prender•". Ges— le disse: "Maria!"; Ed ella allora, voltandosi, gli disse: "Rabboni!" che significa: Maestro. Ges— le disse: "Non toccarmi, perch‚ non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro". Allora Maria Maddalena and• ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose. Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Ges— venne e si present• l… in mezzo, e disse loro: "Pace a voi!". E, detto questo, mostr• loro le sue mani e il costato; I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono. Poi Ges— di nuovo disse loro: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, cosŤ io mando voi". E, detto questo, soffi• su di loro e disse "Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti". Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Ges—. Gli altri discepoli dunque gli dissero: "Abbiamo visto il Signore"; Ma egli disse loro: "Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non creder•". Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro; Ges— venne a porte serrate, si present• in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Poi disse a Tommaso: "Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente". Allora Tommaso rispose e gli disse: "Signor mio e Dio mio!". Ges— gli disse: "Perch‚ mi hai visto Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto". Or Ges— fece ancora molti altri segni In presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro. Ma queste cose sono state scritte affinch‚ voi crediate che Ges— Š il Cristo il Figlio di Dio e affinch‚, credendo, abbiate vita nel suo nome.
/21 Dopo queste cose, Ges— si fece vedere di nuovo dai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera. Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele da Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. Simon Pietro disse loro: "Io vado a pescare"; Essi gli dissero: "Veniamo anche noi con te"; CosŤ uscirono e salirono subito sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Al mattino presto, Ges— si present• sulla riva, i discepoli tuttavia non si resero conto che era Ges—. E Ges— disse loro: "Figlioli, avete qualcosa da mangiare?"; Essi gli risposero: "No!". Ed egli disse loro: "Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete"; Essi dunque la gettarono e non potevano pi— tirarla su per la quantit… di pesci. Allora il discepolo che Ges— amava disse a Pietro: "E il Signore"; Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse con la veste (perch‚ era nudo) e si gett• in mare. Gli altri discepoli invece andarono con la barca (non erano infatti molto lontani da terra, solo circa duecento cubiti), trascinando la rete piena di pesci. Come dunque furono scesi a terra, videro della brace con sopra del pesce e del pane. Ges— disse loro: "Portate qua dei pesci che avete presi ora". Simon Pietro risalŤ in barca e tir• a terra le rete, piena di centocinquantatr‚ grossi pesci; e bench‚ ve ne fossero tanti, la rete non si strapp•. Ges— disse loro: "Venite a far colazione"; Or nessuno dei discepoli ardiva chiedergli: "Chi sei?", sapendo che era il Signore. Allora Ges— venne, prese del pane e ne diede loro; e cosŤ pure del pesce. Ora questa fu la terza volta che Ges— si fece vedere dai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti. Dopo che ebbero mangiato, Ges— disse a Simon Pietro: "Simone di Giona mi ami tu pi— di costoro?"; Gli rispose "Certo Signore, tu lo sai che io ti amo"; Ges— gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli chiese di nuovo una seconda volta: "Simone di Giona, mi ami tu?"; Gli rispose: "Certo Signore, tu lo sai che io ti amo"; Ges— gli disse: "Abbi cura delle mie pecore". Gli chiese per la terza volta: "Simone di Giona, mi ami tu?"; Pietro si rattrist• che per la terza volta gli avesse chiesto: "Mi ami tu?", e gli rispose: "Signore, tu sai ogni cosa, tu sai che io ti amo"; Ges— gli disse: "Pasci le mie pecore. In verit…, in verit… ti dico che, quando eri giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi, ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cinger… e ti condurr… l… dove tu non vorresti". Or disse questo per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio; E detto questo, gli disse: "Seguimi". Or Pietro voltatosi, vide che li seguiva il discepolo che Ges— amava, quello che durante la cena si era anche posato sul petto di Ges— e aveva chiesto: "Signore, chi Š colui che ti tradisce?". Al vederlo, Pietro disse a Ges—: "Signore, e di costui che ne sar…?". Ges— gli rispose: "Se voglio che lui rimanga finch‚ io venga, che te ne importa? Tu seguimi!". Si sparse allora la voce tra i fratelli che quel discepolo non sarebbe morto; ma Ges— non aveva detto a Pietro che egli non sarebbe morto, ma: "Se io voglio che lui rimanga finch‚ io venga, che te ne importa?". Questo Š il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza Š verace. Or vi sono ancora molte altre cose che Ges— fece, che se fossero scritte ad una ad una, io penso che non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si potrebbero scrivere; Amen.